lunedì 8 settembre 2014

Richieste di asilo nell'UE ed esiti. Il rapporto di Eurostat sul primo quarto del 2014.




L’8 luglio, il giorno dopo l’uscita della relazione EASO sul 2013, da noi esaminata nel precedente post, Eurostat ha pubblicato il suo rapporto relativo al primo quarto del 2014. 
Di seguito presentiamo i dati più significativi. 




Richiedenti asilo

  • Le persone che tra gennaio e marzo del 2014 hanno chiesto asilo sul territorio dei 28 Paesi UE sono state circa 108.300, quasi 25.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2013; si tratta di un aumento del 30%
  • La Germania si conferma come il Paese di principale destinazione dei richiedenti asilo in tutta l’Unione Europea (circa una domanda su tre). Più precisamente, la Germania ha ricevuto, nei primi tre mesi del 2014, 36.890 domande (15.220 in più rispetto al medesimo periodo del 2013). 
  • Un aumento rilevante si è verificato anche in Italia, Lettonia e Bulgaria. In particolare, l’Italia ha ricevuto 10.700 domande, salendo così al quarto posto tra i Paesi UE come meta di richiedenti asilo. Oltre che dalla Germania, l’Italia è preceduta dalla Francia e dalla Svezia (rispettivamente 15.885 e 12.945 domande). 
  • La Svezia risulta essere, invece, il Paese con il più alto numero di richiedenti asilo per milione di abitanti (1.355) seguita dalla Svizzera (605) e dal Lussemburgo (500).
  • Tra i Paesi di provenienza, la Siria continua a occupare il primo posto (16.770 richiedenti asilo) seguita da Afghanistan (7.895) e Serbia (5.960). I richiedenti asilo provenienti da tali Paesi costituiscono circa il 30% del totale delle persone che hanno presentato domanda nell’UE tra gennaio e aprile del 2014. Si segnale inoltre che, nel primo quarto del 2014, il numero di richiedenti asilo ghanesi è quadruplicato mentre quello  dei senegalesi e bengalesi è triplicato rispetto al medesimo periodo del 2013. 


Esiti delle domanda di asilo esaminate in prima istanza

  • Nel primo quarto del 2014, su 81.280 decisioni assunte dai 28 Paesi UE, 35.455 sono state positive (circa il 44%). In particolare, in 16.815 casi è stato riconosciuto lo status di rifugiato, in 14.520 la protezione sussidiaria e in 4.125 è stata rilasciata una forma di protezione umanitaria. 
  • Tra i Paesi con la più alta percentuale di decisioni positive, si segnalano la Svezia (che nel 79% dei casi ha concesso una forma di protezione) e l’Italia dove, su 7.380 decisioni prese in prima istanza, 4.670 sono state positive (pari al 63%). 
  • In particolare, l'Italia ha riconosciuto, nel primo quarto del 2014, lo status di rifugiato nel 13% dei casi, la protezione sussidiaria nel 24% e quella umanitaria nel 26%. 
  • I tassi di riconoscimento sono invece stati molto più bassi in Francia (20%) e Germania (38%).