lunedì 24 giugno 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - Parte 5. Fase giurisdizionale


Dopo aver passato i giorni scorsi a preparare la presentazione dei primi dati della nostra ricerca sui provvedimenti del Tribunale di Bologna in materia di protezione internazionale (per chi se li fosse persi, è possibile ritrovarli qui), oggi torniamo ad occuparci della nostra rubrica Asilo negli Stati europei.


Per chi non sapesse di cosa si tratta, ricordiamo che da alcuni mesi abbiamo avviato uno studio sul funzionamento dei sistemi di asilo di altri Paesi
Ad oggi, abbiamo esaminato la Francia, l'Irlanda, Malta e, appunto, il Belgio. Tutte le relative schede si possono trovare qui.

credit: Alberto Campi


Oggi riprendiamo il filo del discorso là dove lo avevamo lasciato, cioè alla quinta puntata della nostra scheda sul Belgio, dedicata alla fase giurisdizionale
Dove ed entro quali termini si devono presentare i ricorsi contro le decisioni in prima istanza sulle domande di asilo? Quanti tipi di ricorso esistono e quali aspetti tengono in considerazione i giudici nel decidere? 
Come sempre, anche la puntata di oggi è molto ricca di particolari e siamo certi che sarà di sicuro interesse per chi legge.

Buona lettura!

giovedì 20 giugno 2013

Ricerca sui provvedimenti del Tribunale di Bologna in materia di protezione internazionale. I primi dati raccolti.


Eccoci finalmente a parlare di una nostra bella iniziativa! 
Dal mese di aprile 2013 abbiamo avviato una ricerca sulla giurisprudenza del Tribunale di Bologna e della Corte d'Appello di Bologna in materia di protezione internazionale a partire dal 2010.

Si tratta della prima attività - a parte la gestione quotidiana di questo blog e dei profili Twitter e Facebook collegati - che abbiamo pensato fin da subito di realizzare come associazione. Ci è sembrato infatti naturale, nonostante la nostra vocazione europea e il nostro interesse prevalente verso gli scambi di informazioni con chi lavora in altri Paesi, partire "da vicino". E, avendo sede a Bologna, non potevamo che concentrarci innanzitutto sui provvedimenti del Tribunale di Bologna sui ricorsi presentati contro le decisioni della Commissione Territoriale di Torino - Sezione distaccata di Bologna (attiva da settembre 2010 e competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate in Emilia Romagna)

Refusals of international protection in Bologna

20 JUNE 2013: WORLD REFUGEE DAY

PRESS RELEASE NGO “ASILO IN EUROPA”








First results of a research project on appeals to the Court

Asilo in Europa (lit. Asylum in Europe) is an NGO born in 2013. It is based in Bologna (Italy), but comprises professionals who work in the field of asylum in a number of other European countries.

One of the main aims of Asilo in Europa is to conduct research projects around issues of international protection, with a particular focus on its European dimension and the development of the Common European Asylum System.

On the occasion of the World Refugee Day (June 20th) the organisation is releasing the first results of a study it is conducting in the Court of Bologna on the appeals against refused international protection’s applications.

venerdì 14 giugno 2013

Regolamento Dublino: nel caso di domande di asilo presentate in più di uno Stato da un minore non accompagnato è competente per l'esame lo Stato nel quale il minore si trova dopo avervi presentato una domanda

Oggi ci occupiamo di una sentenza molto importante della Corte di Giustizia dell'UE, emessa dalla IV sezione il 6 giugno scorso nella causa C-648/11 (MA, BT, DA). 
Si tratta di una domanda di pronuncia pregiudiziale, avanzata da un giudice britannico, sull'interpretazione del Regolamento Dublino - e in particolare dell'art. 6 comma 2 - in merito al caso di tre richiedenti asilo minorenni, senza familiari legalmente presenti in uno Stato membro dell'UE, che avevano proposto domanda di asilo in più di uno Stato membro

Con la decisione che analizzeremo nelle righe che seguono, la Corte stabilisce con grande chiarezza quale sia lo Stato responsabile per l'esame della domanda di asilo in questi casi, facendo riferimento sia al testo e all'obiettivo del Regolamento Dublino, sia al principio dell'interesse superiore del minore, sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE, considerato tra l'altro che  i minori non accompagnati costituiscono una categoria di persone particolarmente vulnerabili.

credit: Alberto Campi

venerdì 7 giugno 2013

Corte di Giustizia UE, causa Halaf. L'esercizio della clausola di sovranità nel Regolamento Dublino è libera da condizioni. E il Regolamento non prevede l'obbligo per gli Stati di consultare l'UNHCR


Il 30 maggio 2013 la Corte di Giustizia dell'UE (Quarta sezione) ha emesso la  sentenza nella causa Halaf (C-528/11), avente ad oggetto una domanda di pronuncia pregiudiziale sull'interpretazione dell'art. 3 comma 2 del Regolamento Dublino
Ci eravamo già occupati di questa causa (V. nostro precedente post qui), in quanto l'UNHCR era intervenuto presentando una sua dichiarazione di cui avevamo in parte dato conto. 
Il caso ci era sembrato subito molto interessante in quanto, tra le varie domande sottoposte alla Corte, il giudice del rinvio (bulgaro) aveva chiesto ai giudici di Lussemburgo di chiarire quale fosse il contenuto del diritto di asilo ai sensi dell'articolo 18 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE.

Andiamo dunque a vedere le risposte della Corte. 



Le bellissime foto che accompagnano il post di oggi sono una gentile concessione di Alberto Campi


mercoledì 5 giugno 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - parte 4. Esame della domanda di asilo

Con questo post continuiamo il nostro approfondimento sul sistema di asilo belga entrando nel vivo del processo burocratico dell'esame della domanda, buona lettura!

BELGIO
4. Esame della domanda di asilo

4.1) ORGANO RESPONSABILE DELL’ESAME
La domanda d'asilo viene esaminata dal Commissariato generale per i Rifugiati e gli Apolidi (CGRA). Il CGRA consiste in un Commissario Generale e due vice-commissari, indipendenti nelle decisioni che prendono e negli opinioni che danno.

Il Commissiario generale è nominato dal Re sulla base di una decisione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro responsabile. Il suo mandato è di 5 anni, rinnovabile. Lo stesso vale per i due vice. Dei due vice uno deve essere di lingua olandese e uno di lingua francese.