mercoledì 18 dicembre 2013

Asilo negli Stati europei - Regno Unito. Parte 6 - Contenuto della protezione

Concludiamo oggi la pubblicazione della nostra scheda sul sistema di asilo britannico con la pubblicazione della sesta scheda, relativa al contenuto della protezione
Quali caratteristiche ha il titolo di soggiorno che ricevono nel Regno Unito i beneficiari di protezione? E il documento di viaggio? Quali opportunità esistono per l'integrazione? Con quali familiari è possibile ricongiungersi? 

Tutte queste (e altre) risposte le troverete nelle righe che seguono, come sempre molto dense di informazioni.

Buona lettura!
Foto: gentile concessione di Alberto Campi
Per informazioni visitate il suo blog

lunedì 9 dicembre 2013

Il rapporto dell'EASO sui richiedenti asilo provenienti dai Paesi dei Balcani occidentali

Ci occupiamo oggi del rapporto pubblicato il 19 novembre dall’EASO (l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo), relativo ai flussi di richiedenti asilo provenienti dalla zona dei Balcani occidentali (Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Albania, Kosovo, Macedonia) verso i Paesi UE (più Svizzera e Norvegia). 
Il rapporto è basato su statistiche Eurostat e su contributi di esperti del settore operanti nei principali Paesi membri coinvolti, nonché su una serie di interviste e visite sul campo.
L'obiettivo è quello di fornire agli operatori del settore gli strumenti per comprendere e gestire meglio l’alto tasso di domande di protezione internazionale presentate da cittadini dei Paesi dei Balcani occidentali, cercando, al contempo, di identificare le misure più efficaci per ridurne l’impatto.




lunedì 2 dicembre 2013

Asilo negli Stati europei. Regno Unito - Parte 5. Fase giurisdizionale

Pubblichiamo oggi la quinta puntata del nostro approfondimento sul sistema di asilo britannico. E' dedicata alla fase giurisdizionale, dunque ai ricorsi contro le decisioni in materia di asilo assunte in prima istanza, di cui ci siamo occupati qui.
Anche la puntata di oggi è molto ricca di spunti e informazioni e speriamo possa incontrare il vostro interesse. 




mercoledì 27 novembre 2013

Asilo negli Stati europei. Regno Unito - Parte 4. Esame della domanda

Quarta puntata della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo britannico, dedicata all'esame della domanda di protezione internazionale. E' una puntata molto densa e ricca di spunti interessanti, di cui consigliamo vivamente la lettura. 
Si parla dell'organo responsabile della domanda, dell'intervista dei richiedenti asilo, delle informazioni sui Paesi di origine, dei possibili esiti e, infine, dei rimpatri (volontari o forzati) dei richiedenti asilo rigettati.

Buona lettura!



Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste
Per informazioni visitate il suo blog
REGNO UNITO
Parte 4 - Esame della domanda


giovedì 21 novembre 2013

Lotteria dell'asilo. Il contributo dell'Associazione Adl a Zavidovici onlus - Brescia

Ospitiamo oggi un altro interessante contributo all'interno della nostra rubrica Asylum Lottery, finalizzata a promuovere una riflessione sul tema della circolazione intra-europea delle persone richiedenti o titolari di protezione. A partire dal fenomeno dell'abbandono dell'Italia.

Alla pagina di Asylum Lottery potete trovare i precedenti contributi che abbiamo ricevuto e la nostra recente intervista con Pierre, rifugiato "fuggito" in Francia.



martedì 19 novembre 2013

Asilo negli Stati europei. IRLANDA - Riforma della procedura per il riconoscimento della protezione sussidiaria

Alcuni mesi fa pubblicavamo la nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo irlandese, divisa in sei "puntate" (per ritrovarle tutte - assieme a quelle relative agli altri Paesi analizzati - si veda la pagina Asilo negli Stati europei).  
Oggi aggiorniamo quella scheda, dando conto di un'importante novità. 




Il 14 novembre è infatti entrata in vigore la riforma della procedura di esame delle richieste di protezione sussidiaria
Molti sono i miglioramenti realizzati da tale riforma, sulla spinta soprattutto della sentenza della Corte di Giustizia UE nel caso M.M. (C-277/11) che ha evidenziato gravi lacune nella normativa irlandese relativa alla protezione sussidiaria. 

lunedì 18 novembre 2013

L'impossibilità di trasferire un richiedente asilo verso lo Stato membro competente non implica di per sé un obbligo a esaminare la domanda. Corte di Giustizia UE e Regolamento Dublino, causa Puid (C-4/11)

Il 14 novembre la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso un'altra sentenza (causa Puid, C-4/11) in cui fornisce l'interpretazione di una norma del Sistema europeo comune di asilo.
In particolare, si trattava dell'art. 3 par. 2 del Regolamento Dublino II (art. 17 par. 1 del Regolamento Dublino III), cosiddetta “clausola di sovranità”.

Cos'è la clausola di sovranità?
Ogni Stato membro può decidere di assumersi la responsabilità di esaminare una domanda di protezione internazionale anche se tale esame non gli compete in base ai criteri stabiliti dal Regolamento Dublino. Come spieghiamo nella nostra Guida al Regolamento Dublino articolo per articolo, si tratta di una decisione completamente lasciata alla discrezione degli Stati, che non è soggetta ad alcuna condizione, né dipende dall'atteggiamento dello Stato che sarebbe competente in base ai criteri, come recentemente confermato dalla Corte di Giustizia UE, nella sentenza Zuheyr Frayeh Halaf del 30 maggio 2013 (C-528/11, V. nostro commento qui).




venerdì 15 novembre 2013

Asilo negli Stati europei. Regno Unito - Parte 3. Accoglienza dei richiedenti asilo

Riprendiamo oggi la pubblicazione della nostra scheda sul sistema di asilo britannico.
La puntata odierna - la terza dopo quelle sui dati e sull'avvio della procedura - è dedicata all'accoglienza dei richiedenti asilo
Ringraziamo sempre Alberto Campi per le bellissime foto con cui ci accompagna e vi auguriamo buona lettura!

REGNO UNITO
Parte 3 - Accoglienza dei richiedenti asilo


Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste, per info visitate il suo blog

lunedì 11 novembre 2013

Corte di Giustizia UE - Omosessualità e riconoscimento dello status di rifugiato: cause X, Y e Z

Il 7 novembre la Corte di Giustizia dell'Unione europea (Quarta Sezione) ha emesso una sentenza molto attesa e importante che nelle prossime righe cerchiamo di analizzare. 
Si trattava di tre cause riunite (X, Y e Z; C-199/12, C-200/12, C-201/12), aventi ad oggetto l'interpretazione della Direttiva Qualifiche (e in particolare dell'art. 9 paragrafo 1 lett. a, in combinato disposto con l'art. 9 paragrafo 2, lett. c e l'art. 10 paragrafo 1, lett. d). 

La richiesta di pronuncia pregiudiziale era stata avanzata dal Consiglio di Stato olandese nell'ambito di tre controversie aventi ad oggetto la domanda di riconoscimento dello status di rifugiato avanzata da altrettante persone (originarie dell'Uganda, della Sierra Leone e del Senegal) sulla base delle persecuzioni che temevano di subire nei rispettivi Paesi in ragione della loro omosessualità





giovedì 7 novembre 2013

Grecia condannata dalla Corte europea per i diritti dell'uomo per il trattenimento di un minore non accompagnato afgano. Caso Housein c. Grecia

Il 24 ottobre la prima sezione della Corte europea dei diritti dell'uomo ha emesso una sentenza interessante ai nostri fini. Stiamo parlando del caso Housein c. Grecia, relativo al trattenimento di un minorenne afgano ai fini della sua espulsione.



La Corte era, in particolare, chiamata a decidere sulla richiesta di condanna della Grecia per violazione dell'art. 3, dell'art. 5 par. 1 e 4 e dell'art. 9 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo


mercoledì 6 novembre 2013

Asilo negli Stati europei. Regno Unito - Parte 2. Avvio della procedura

Seconda parte della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo britannico. Dopo aver pubblicato i dati principali relativi al 2012, oggi ci occupiamo dell'avvio della procedura di asilo.
Buona lettura!

REGNO UNITO
Parte 2 - Avvio della procedura


 
Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste, per informazioni visitate il suo blog

Registrazione della domanda

La domanda d'asilo può essere presentata sul territorio ovvero al confine (agli aeroporti o nei porti). 
Nel 2011 sono state presentate rispettivamente 17.546 domande sul territorio e 2.319 al confine.


martedì 29 ottobre 2013

Asilo negli Stati europei. REGNO UNITO - Parte 1. I dati

Riprendiamo oggi le pubblicazioni della nostra rubrica sul funzionamento dei sistemi di asilo negli altri Paesi (Asilo negli Stati europei). Lo facciamo ripartendo da una scheda molto interessante, relativa al Regno Unito, che pubblicheremo come sempre a puntate. 
Cominciamo con alcuni dati che ci aiutano a fare una prima panoramica. Nei prossimi giorni ci occuperemo invece degli altri aspetti normalmente oggetto dei nostri approfondimenti, dall'accoglienza dei richiedenti asilo, alla procedura di asilo, fino ai diritti riconosciuti ai beneficiari della protezione.

Per ritrovare le precedenti schede (su Francia, Malta, Irlanda, Belgio), incluso per chi volesse cimentarsi in un confronto tra i Paesi finora studiati, basta cliccare qui.



REGNO UNITO
Parte 1 - I dati



Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste
Per informazioni visitate il suo blog

giovedì 24 ottobre 2013

Lotteria dell'asilo: interviste a chi ha lasciato l'Italia #1. La storia di Pierre, rifugiato che è "fuggito" in Francia.

Da un po' di tempo ci stiamo occupando del fenomeno dell'abbandono dell'Italia da parte di persone richiedenti o titolari di protezione internazionale. Si tratta di un fenomeno dalle dimensioni ormai molto ampie, visibile non più solo agli occhi degli operatori del settore, ma ormai anche a quelli dei principali mezzi di comunicazione e dunque di un pubblico più vasto.

Ce ne stiamo occupando partendo dalle esperienze di chi può aiutarci a capirne di più e, ovviamente, da un punto di vista europeo. Senza limitarci alla - ovvia, per quanto incompleta - considerazione che è la crisi economica a causare questi movimenti ma cercando di approfondirne le ragioni e di verificare cosa succede una volta che le persone si trovano in altri Paesi, dopo aver attraversato (se ci riescono) quei confini interni all'area Schengen dove i controlli sono tutt'altro che assenti e dove i respingimenti sono ormai all'ordine del giorno. La situazione si è infatti ulteriormente aggravata in queste settimane, con il caso di numerose persone che hanno rifiutato di farsi prendere le impronte digitali in Italia, nel tentativo di abbandonare subito il Paese.

giovedì 17 ottobre 2013

Il programma di lavoro dell'EASO per il 2014

L'EASO, l'Agenzia dell'Unione europea di sostegno agli Stati membri in materia di asilo, ha pubblicato alcune settimane fa il suo “Programma di lavoro 2014”, che è stato formalmente adottato dal Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia il 16 settembre 2013.
Si tratta di un documento importante che traduce la strategia dell'Agenzia in obiettivi e che costituisce la base per la pianificazione del budget (che per il 2014 è per il momento fissato in 14,5 milioni di euro). Il programma descrive anche quelle che saranno le attività dell'EASO nel 2014. 





Nelle prossime righe cerchiamo di entrare nello specifico della varie voci del programma, esercizio utile anche per cercare di conoscere meglio questa Agenzia


mercoledì 9 ottobre 2013

Forte crescita delle domande di asilo nell'Unione Europea nel secondo quarto del 2013 - I dati di Eurostat

Eurostat ha appena pubblicato il suo ultimo rapporto sul numero di richiedenti asilo nell'UE e sugli esiti delle domande esaminate dagli Stati Membri in prima istanza nel secondo quarto del 2013.



Dedichiamo sempre alcune riflessioni ai rapporti di Eurostat e ci sembra ancora più opportuno farlo in questi giorni. Dai dati, infatti, emergono tendenze significative che possono aiutare ad orientarsi nella comprensione del fenomeno a livello europeo.  

venerdì 4 ottobre 2013

Asilo in Europa: the tragedy of Lampedusa and the need to reconsider the modalities for accessing the international protection procedures in the EU



Yet another tragedy has occurred in the Mediterrenean sea off the Italian coast with hundreds of people losing their lives. 
This has been going on for far too many years and should provoke sorrow and shame, irrespective of the numbers of people involved.

Asilo in Europa commends the efforts of the Italian Coastguard and of all the people engaged in the rescue operations. 


At the same time, we ask the EU and Italian Institutions to provide an appropriate answer in terms of international law and human rights respect

This answer cannot be based on illegal push-backs, nor on agreements with countries with poor human rights record, nor on an increase of Frontex border controls and patroling. 

In a time of dramatic crises and historical changes we believe it is completely unrealistic to consider defensive policies to respond to the unavoidable movements of people

Therefore, in our view it is absolutely needed to widely reconsider the modalities for accessing the international protection procedures in the EU.

We do not want a Common European Asylum System only for the journeys' survivors.

Asilo in Europa sulla tragedia di Lampedusa: necessario ripensare alle modalità di accesso alla protezione in UE




Il mar Mediterraneo è stato ieri teatro dell'ennesima tragedia in cui sono morte centinaia di persone. 

Una tragedia che si ripete da troppi anni e che deve suscitare dolore e vergogna al di là dei numeri. 

Asilo in Europa elogia lo sforzo della guardia costiera e di tutte le persone coinvolte nelle operazioni di soccorso. 

Allo stesso tempo, passato il momento del giusto cordoglio, chiediamo alle istituzioni - italiane ed europee - che venga data una risposta adeguata in termini di rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. 

Questa risposta non può basarsi nè sugli illegali respingimenti, nè su accordi con Paesi che non rispettano i più elementari diritti umani, né su un aumento dei pattugliamenti e delle operazioni di Frontex. 

In un'epoca di drammatiche crisi e trasformazioni dalla portata storica ci sembra del tutto illusorio pensare di rispondere agli inevitabili movimenti di persone con politiche di chiusura

Occorre dunque ripensare in maniera profonda le modalità di accesso alla procedura di protezione internazionale nei Paesi dell'Unione europea

Per non avere un Sistema europeo comune di asilo limitato ai sopravvissuti ai viaggi.

mercoledì 25 settembre 2013

Strefa WolnoSłowa: un spazio libero per l’incontro tra arte, teatro e immigrazione

Migrando in una terra lontana, a contatto con una nuova cultura ed una lingua diversa, il percorso di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, non è fatto solo di lunghe attese e di procedure burocratiche; ognuno di loro, uomo, donna o bambino vivrà in quella “terra straniera” un nuovo periodo, spesso molto lungo, del suo tempo e della sua vita.

Nasce da qui l’idea e l’esigenza di un “teatro per immigrati”, un laboratorio creativo nel quale utilizzare attività artistiche ed educative, l’incontro diretto, la comunicazione e lo scambio, per combattere i fenomeni dell’ esclusione sociale. Il lavoro di associazioni come Strefa WolnoSłowa, impegnata in varie attività culturali ed iniziative coinvolgenti rifugiati e immigrati in Polonia e volte a promuovere l’integrazione europea e i diritti umani.

lunedì 16 settembre 2013

La Corte europea dei diritti dell'uomo riapre a possibili rimpatri a Mogadiscio. Sentenza KAB contro Svezia

Il 5 settembre la Corte europea dei diritti dell'uomo (quinta Sezione) ha emesso un'importante sentenza su un caso riguardante l'espulsione di un cittadino somalo
Il caso – KAB contro Svezia – originava dal rigetto da parte delle autorità svedesi della domanda di protezione internazionale presentata dal ricorrente nel 2009. 



Con la sentenza di cui ci occupiamo oggi – che non è definitiva: le parti hanno tre mesi per fare ricorso – la Corte europea dei diritti dell'uomo prende significativamente le distanze dalla posizione espressa nella sua precedente sentenza Sufi ed Elmi contro Regno Unito (da noi analizzata in questo post) del giugno del 2011. 


domenica 18 agosto 2013

Intrecci tratta-asilo. Riconoscimento dello status di rifugiato a tre donne vittime di tratta.

Riceviamo questa segnalazione da Maurizio Braglia, che ringraziamo molto, e la pubblichiamo con piacere.
La connessione tratta-asilo è un tema importante, delicato e certamente di grande interesse. In questo, la cosiddetta "Emergenza Nord Africa" ha sicuramente aiutato molti operatori ad acquisire maggiore consapevolezza ma altrettanto ha messo in luce carenze di collegamenti tra i diversi sistemi di protezione e necessità di formazione sul tema.

Dal nostro punto di vista, segnaliamo poi che la legge delega al Governo italiano per il recepimento di direttive e altri atti dell'UE (Legge di delegazione europea 2013), stabilisce che, ai fini del recepimento della direttiva 2011/36/UE concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, il Governo è tenuto, tra le altre cose, a:
"prevedere misure che facilitino il coordinamento tra le istituzioni che si occupano di tutela e assistenza alle vittime di tratta e quelle che hanno competenza sull'asilo, determinando meccanismi di rinvio, qualora necessario, tra i due sistemi di tutela".




Siamo ovviamente molto interessati al tema e ci piacerebbe continuare a parlarne, ospitando anche altri contributi. Nel rimandarvi dunque alla lettura delle prossime righe, dove si parlerà del riconoscimento dello status di rifugiato a tre donne nigeriane vittime di tratta (con link ai provvedimenti positivi), vi invitiamo a farci pervenire ulteriori segnalazioni o riflessioni in proposito. 


martedì 6 agosto 2013

Crescono le domande di protezione internazionale nell'UE. E anche gli esiti positivi. Il rapporto di Eurostat sul primo quarto del 2013.

Eurostat ha pubblicato da pochi giorni l'ultimo rapporto sull'asilo, relativo al primo quarto (gennaio-marzo) del 2013 e dedicato in particolare: 
1) al numero di persone richiedenti la protezione internazionale nell'Unione europea;
2) agli esiti delle domande di protezione esaminate dagli Stati membri in prima istanza.




Nelle prossime righe dedichiamo alcune riflessioni ai dati di Eurostat (sia in termini assoluti sia in confronto con il 2012) con un focus particolare sull'Italia


giovedì 1 agosto 2013

Lotteria dell'asilo - Un contributo dal progetto SPRAR di Ferrara

Come sa chi legge abitualmente il nostro blog, alcune settimane fa lanciavamo un'iniziativa dedicata al fenomeno degli abbandoni dell'Italia da parte di persone richiedenti o titolari di protezione internazionale. Lo facevamo spinti dalla consapevolezza che si tratta di un fenomeno in crescita e ancora poco studiato, benché ultimamente abbia trovato spazio anche sui mass media e sia stato fonte di polemiche, in particolare tra il governo italiano e quello tedesco



Quello che è certo, al netto delle polemiche, è che si tratta di un tema di importanza crescente. 
Infatti, oltre a chiamare in causa direttamente le politiche sull'asilo italiane (che ovviamente devono fare i conti con i loro risultati, pur in un periodo indiscutibilmente difficile), affrontare il fenomeno dell'abbandono dell'Italia da parte di richiedenti e titolari di protezione internazionale ci permette di discutere di almeno altri due temi decisivi. Stiamo parlando:
1) del sistema Dublino, che sottrae agli individui la possibilità di scegliere in quale Paese europeo fare esaminare la propria domanda di asilo (per chi se la fosse persa, segnaliamo la nostra nuovissima Guida al Regolamento Dublino III
2) del tema, enorme, della circolazione dei titolari di protezione internazionale nell'area Schengen alla ricerca di opportunità lavorative. Circolazione che, allo stato attuale, è molto limitata.

L'iniziativa che abbiamo avviato - e che abbiamo chiamato, prendendo a prestito un'espressione molto usata a livello europeo, "La lotteria dell'asilo" - è finalizzata a stimolare, a partire dai contributi degli operatori italiani del settore, una riflessione su questi temi che coinvolga anche chi lavora in altri Paesi. Rimandiamo alla pagina "Asylum Lottery" per una descrizione più ampia del progetto.  
Le prime riflessioni sul tema le abbiamo ricevute da operatori del progetto SPRAR di Bologna e da operatori del progetto SPRAR di Ravenna (per informazioni sullo SPRAR-Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, si veda il sito www.serviziocentrale.it).

Oggi pubblichiamo invece il contributo che ci è stato inviato dal progetto SPRAR di Ferrara. Nel ringraziare molto gli autori, ricordiamo che l'invito a partecipare (anche solo con domande e riflessioni, non per forza da rendere pubbliche) è aperto a tutti. Naturalmente, vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.
Buona lettura!


mercoledì 24 luglio 2013

Dublin Guide. Il Regolamento Dublino III articolo per articolo.



Il 29 giugno scorso sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea gli atti legislativi mancanti per completare la “revisione” di tutte le principali norme del Sistema europeo comune di asilo.

In particolare, sono stati pubblicati: 


- il nuovo Regolamento Dublino, c.d. Regolamento Dublino III (Regolamento UE n° 604/2013)

- il nuovo Regolamento Eurodac (Regolamento UE n° 603/2013)
- la nuova Direttiva Accoglienza (Direttiva 2013/33/UE)
- la nuova Direttiva Procedure (Direttiva 2013/32/UE)

Come è ovvio, dedicheremo nelle prossime settimane (e nei prossimi mesi dopo la pausa estiva) ampio spazio a queste novità.


Nei mesi scorsi, avevamo già analizzato le principali novità apportate dalla nuova Direttiva Qualifiche (Direttiva 2011/95/UE), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 20 dicembre 2011.


Ricordiamo poi che completano il Sistema europeo comune di asilo anche

- il Regolamento EASO (Regolamento UE n° 439/2010), che istituisce l'Ufficio europeo di sostegno agli Stati membri in materia di asilo 
- la Direttiva 2011/51/UE, che estende ai titolari di protezione internazionale la possibilità di accedere allo status di soggiornante di lungo periodo
- la Decisione 573/2007/CE che istituisce il Fondo europeo per i rifugiati, recentemente modificata dalla Decisione 281/2012/UE che istituisce il Programma comune di reinsediamento UE. Tale Fondo è peraltro destinato ad essere sostituito, a partire dal 2014, all'interno della riorganizzazione dei Fondi europei nel settore Affari interni.

Oggi cominciamo la nostra analisi delle nuove regole pubblicando una guida al Regolamento Dublino III dove analizziamo questo importantissimo strumento articolo per articolo, facendo riferimento sia alle differenze con il Regolamento Dublino II sia alle sentenze più importanti della Corte di Giustizia dell'Unione europea in materia. 


Tutto questo non senza aver prima ricordato che: 


  • i Regolamenti, al contrario delle Direttive, non necessitano di recepimento nel diritto interno e sono obbligatori in tutti i loro elementi e direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri;
  • il Regolamento Dublino III, approvato dal Consiglio dell'UE e dal Parlamento europeo secondo la procedura legislativa ordinaria (maggioranza qualificata in seno al Consiglio e ruolo di co-legislatore da parte del Parlamento europeo, che invece era escluso dal processo di adozione di Dublino II), è entrato in vigore il 19 luglio 2013 ma si applicherà solo a partire dal 1° gennaio 2014. Fino a quella data, si continuerà ad applicare il Regolamento Dublino II;
  • strettamente collegato al Regolamento Dublino è il Regolamento Eurodac, che permette agli Stati di comparare – tra le altre cose – le impronte digitali dei richiedenti asilo. Tale regolamento si applicherà solo a partire dal 20 luglio 2015;
  • l'ambito di applicazione del Regolamento Dublino va oltre l'Unione Europea, in quanto ne sono vincolati, oltre ai 28 Stati UE, anche Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, in forza di accordi di associazione.


Buona lettura e grazie come sempre a chi ci farà pervenire commenti e segnalazioni di errori.



martedì 16 luglio 2013

Accesso negato al testo del Piano di Supporto EASO-Italia



Il 4 giugno scorso venivamo informati da un comunicato stampa dell'EASO (l'Agenzia dell'UE che fornisce sostegno agli Stati membri in materia di asilo, V. qui) della sottoscrizione - da parte del direttore esecutivo della stessa Agenzia, Dr. Robert K. Visser, e del prefetto Angela Pria, capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - di un “Piano di supporto speciale” all'Italia.

Tale Piano, come apprendevamo dallo stesso comunicato, era stato richiesto dall'Italia nel dicembre 2012per rafforzare i livelli qualitativi del sistema nazionale di asilo e di accoglienza”, anche in vista dell'entrata in vigore delle nuove regole del Sistema europeo comune di asilo.
Non deve trattarsi di un sostegno di piccole dimensioni, considerato che – come si legge nel comunicato - “EASO metterà in campo 42 attività di supporto tecnico-operativo (sessioni formative, workshops tematici, linee guida operative, ecc.) per la concreta attuazione degli strumenti del Sistema Comune Europeo di Asilo”. Inoltre, il supporto durerà fino alla fine del 2014.

Vista l'importanza e il possibile impatto sul sistema di asilo italiano, anche al fine di condividere i contenuti del testo con chi legge il nostro blog e con le altre realtà della società civile, abbiamo chiesto all'EASO di poter ricevere una copia del Piano

Con grande rammarico, dobbiamo comunicare che tale possibilità ci è stata negata. 
Nella sua – molto cordiale – lettera di risposta, infatti, il direttore esecutivo dell'EASO ci ha detto che il Piano di supporto all'Italia potrà essere reso noto solo una volta che le sue attività saranno state portate a termine. Cioè alla fine del 2014. Pubblicare prima il contenuto del Piano potrebbe infatti pregiudicare gravemente il processo decisionale dell'EASO. Tale decisione è stata presa dopo aver consultato le autorità italiane. 

Riteniamo che questa risposta – di cui abbiamo peraltro molto apprezzato toni e celerità – sia francamente poco accettabile
A maggior ragione, in un momento come questo. In cui, da un lato, come emerge anche dai recenti fatti di cronaca, è sempre più forte la necessità di trasparenza della pubblica amministrazione soprattutto quando si tratta di diritti umani fondamentali1
E in cui, dall'altro lato, certo non mancano i dossier “caldi” e delicati che le autorità italiane dovranno gestire di qui alla fine del 2014. Su tutti, il rapporto con la Libia, ma anche la situazione ai porti dell'Adriatico e in generale il tema dell'accesso alla procedura di asilo. Senza dimenticare poi, nel contesto del recepimento delle nuove Direttive europee, il futuro del sistema di accoglienza italiano e il necessario miglioramento della qualità delle decisioni prese in merito alle domande di protezione internazionale, sia in prima che in seconda istanza. 

Considerata l'importanza dei temi di cui stiamo parlando e considerato che l'EASO analizzerà dati e produrrà linee guida, organizzerà workshops tematici e incontri di formazione, sarebbe a nostro parere auspicabile che le tante organizzazioni della società civile che in Italia si occupano di diritto di asilo, fossero non solo informate del contenuto (e dei costi) del Piano di supporto prima della fine del 2014, ma potessero anche essere coinvolte, con un ruolo da protagoniste, in queste attività. 


Tale necessità peraltro si trova esplicitata addirittura nell'art. 1 del Trattato sull'Unione Europea, che recita: “Il presente trattato segna una nuova tappa nel processo di creazione di un'unione sempre più stretta tra i popoli dell'Europa, in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini.”

venerdì 12 luglio 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - Parte 6. Contenuto della protezione internazionale

Eccoci giunti all'ultima puntata della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo belga. Una scheda davvero ricca di informazioni e dati, molto dettagliata, che siamo certi abbia incontrato il vostro interesse. 
Oggi ci occupiamo del contenuto della protezione internazionale, cioè di quello che prevede la normativa belga nei confronti delle persone che ottengono protezione in quel Paese: durata del titolo di soggiorno, rilascio del documento di viaggio, percorsi di integrazione, stipendi minimi sociali,...
La parte finale del post è dedicata invece a chi, non avendo ottenuto alcuna protezione, perde il diritto al soggiorno e, dunque, alle forme di rimpatrio volontario o forzato previste dalla normativa belga.

Come sempre, ricordandovi che tutte le schede relative ai sistemi di asilo da noi analizzati (per ora Francia, Irlanda, Malta e Belgio) si possono trovare alla pagina Asilo negli Stati europei, vi auguriamo una buona lettura e attendiamo vostri commenti o suggerimenti.


mercoledì 10 luglio 2013

Non applicabilità della Direttiva Rimpatri ai richiedenti asilo - Sentenza della Corte di Giustizia UE nella causa Arslan (C-534/11)

La Corte di Giustizia dell'UE (Terza Sezione) ha emesso, lo scorso 30 maggio, una sentenza rilevante ai nostri fini, di cui ci occupiamo oggi non avendo potuto farlo prima. 
La causa era la C-534/11 (Arslan), avente ad oggetto una domanda di pronuncia pregiudiziale sottoposta alla Corte da un giudice della Repubblica ceca e riguardante l'interpretazione della Direttiva 2008/115/CE (c.d. Direttiva Rimpatri).

In particolare, il giudice nazionale chiedeva ai giudici di Lussemburgo: 
1) se, in base all'art 2 par. 1, la Direttiva Rimpatri fosse applicabile o meno ai richiedenti asilo  e 
2) se, in caso di risposta negativa alla prima domanda, il trattenimento dello straniero ai fini del rimpatrio dovesse cessare nel momento in cui questi presentasse domanda di protezione internazionale e non sussistessero altre ragioni per continuare il trattenimento.

Vediamo di seguito le risposte della Corte, ricordando come sempre che le pronunce pregiudiziali dei giudici di Lussemburgo vincolano non solo il giudice nazionale che le ha richieste (c.d. "giudice del rinvio") ma tutti i giudici che dovranno applicare il diritto dell'Unione europea in circostanze simili.




giovedì 4 luglio 2013

Lotteria dell'asilo - Un contributo dal progetto SPRAR di Ravenna

Nelle scorse settimane avevamo avviato (con questo post) una nuova iniziativa, intitolata "Asylum Lottery", dedicata agli abbandoni dell'Italia da parte di richiedenti e titolari di protezione.
L'iniziativa è tesa a contribuire pubblicamente ad una riflessione già in corso tra gli operatori del settore su un fenomeno in deciso aumento e che, recentemente, è stato causa di polemiche con altri Paesi e di conseguenza oggetto di interesse anche da parte di media nazionali ed esteri. Si veda, solo a titolo di esempio, due articoli qui (IT) e qui (EN).

Peraltro, ed è forse questo l'aspetto più indicativo delle dimensioni che sta assumendo il fenomeno, ad abbandonare l'Italia non sono più solo persone del tutto prive di accoglienza - o comunque inserite in percorsi più o meno improvvisati - ma anche, sempre più, beneficiari di progetti SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). E se certo questo non significa mettere in dubbio la bontà dell'impostazione alla base dello SPRAR, né l'elevata professionalità di chi vi lavora con capacità e passione, tuttavia non è possibile ignorare questo dato di fatto. Anzi, è proprio l'elevato grado di sensibilità e attenzione delle persone che lavorano in diversi progetti SPRAR con cui siamo in contatto che ci ha convinto della necessità di trovare uno spazio dove collocare queste riflessioni ed esperienze.

Come si può leggere nel post che presenta questa iniziativa (e al quale ovviamente rimandiamo), l'obiettivo che ci poniamo è quello di raccogliere alcune di queste esperienze dall'Italia e sottoporle a operatori di altri Paesi, per ricevere riscontri e avviare una riflessione di respiro europeo

Una riflessione che, ovviamente, terrà conto sia delle regole esistenti (e piuttosto rigide in materia di circolazione, nonostante la Direttiva 2011/51/UE sull'estensione anche ai beneficiari di protezione internazionale dello status di soggiornante di lungo periodo dopo 5 anni) sia dell'attuale situazione di grave crisi economica che stanno attraversando l'Italia e altri Paesi europei e delle diverse prospettive (economiche, sociali,..) che ci si trova di fronte a seconda dello Stato in cui ci si trova.

Oggi pubblichiamo il secondo contributo che abbiamo ricevuto. Dopo gli operatori dello SPRAR di Bologna, infatti, anche da Ravenna ci hanno inviato una riflessione molto interessante sul tema dell'abbandono. La condividiamo con piacere, ringraziando molto gli autori e chi vi ha contribuito
Ribadiamo che l'invito a partecipare con una propria esperienza è aperto a tutti (non solo operatori SPRAR) e vi auguriamo buona lettura!




martedì 2 luglio 2013

Quarta relazione annuale della Commissione europea sull'immigrazione e l'asilo nell'UE

credit: Alberto Campi

Il 17 giugno la Commissione europea ha pubblicato il suo rapporto annuale sull'immigrazione e l'asilo nell'UE
Si tratta del 4° rapporto di questo tipo, da quando il Consiglio europeo (nel 2008), all'interno del Patto europeo sull'immigrazione e asilo, ha invitato la Commissione a presentare ogni anno una relazione in materia, fondata in particolare sui contributi degli Stati membri e corredata eventualmente di proposte di raccomandazioni.

Peraltro, dall'anno scorso, la relazione della Commissione è affiancata – per quanto limitatamente al campo dell'asilo – dalla relazione annuale dell'EASO (Ufficio europeo di sostegno per l'asilo). L'Agenzia dell'UE competente in materia di asilo ha infatti proprio tra i suoi compiti istituzionali quello di relazionare annualmente sullo stato dell'asilo nell'Unione europea (art. 12 Regolamento EASO) e ci si potrebbe dunque anche interrogare sulla necessità di avere ben due rapporti annuali “sull'asilo” nell'UE, di carattere essenzialmente descrittivo, che peraltro si intrecciano con le relazioni annuali e quadrimestrali di Frontex ed Eurostat, finendo così per ripetere in diversi punti dati già noti.  

Ad ogni modo, il rapporto 2013 della Commissione – accompagnato da un articolato documento di lavoro dello staff – consiste in un breve elenco di alcuni dati, seguito da tre capitoli, dedicati rispettivamente all'immigrazione, all'asilo e alla risposta dell'UE alla pressione migratoria


lunedì 24 giugno 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - Parte 5. Fase giurisdizionale


Dopo aver passato i giorni scorsi a preparare la presentazione dei primi dati della nostra ricerca sui provvedimenti del Tribunale di Bologna in materia di protezione internazionale (per chi se li fosse persi, è possibile ritrovarli qui), oggi torniamo ad occuparci della nostra rubrica Asilo negli Stati europei.


Per chi non sapesse di cosa si tratta, ricordiamo che da alcuni mesi abbiamo avviato uno studio sul funzionamento dei sistemi di asilo di altri Paesi
Ad oggi, abbiamo esaminato la Francia, l'Irlanda, Malta e, appunto, il Belgio. Tutte le relative schede si possono trovare qui.

credit: Alberto Campi


Oggi riprendiamo il filo del discorso là dove lo avevamo lasciato, cioè alla quinta puntata della nostra scheda sul Belgio, dedicata alla fase giurisdizionale
Dove ed entro quali termini si devono presentare i ricorsi contro le decisioni in prima istanza sulle domande di asilo? Quanti tipi di ricorso esistono e quali aspetti tengono in considerazione i giudici nel decidere? 
Come sempre, anche la puntata di oggi è molto ricca di particolari e siamo certi che sarà di sicuro interesse per chi legge.

Buona lettura!

giovedì 20 giugno 2013

Ricerca sui provvedimenti del Tribunale di Bologna in materia di protezione internazionale. I primi dati raccolti.


Eccoci finalmente a parlare di una nostra bella iniziativa! 
Dal mese di aprile 2013 abbiamo avviato una ricerca sulla giurisprudenza del Tribunale di Bologna e della Corte d'Appello di Bologna in materia di protezione internazionale a partire dal 2010.

Si tratta della prima attività - a parte la gestione quotidiana di questo blog e dei profili Twitter e Facebook collegati - che abbiamo pensato fin da subito di realizzare come associazione. Ci è sembrato infatti naturale, nonostante la nostra vocazione europea e il nostro interesse prevalente verso gli scambi di informazioni con chi lavora in altri Paesi, partire "da vicino". E, avendo sede a Bologna, non potevamo che concentrarci innanzitutto sui provvedimenti del Tribunale di Bologna sui ricorsi presentati contro le decisioni della Commissione Territoriale di Torino - Sezione distaccata di Bologna (attiva da settembre 2010 e competente ad esaminare le domande di protezione internazionale presentate in Emilia Romagna)

Refusals of international protection in Bologna

20 JUNE 2013: WORLD REFUGEE DAY

PRESS RELEASE NGO “ASILO IN EUROPA”








First results of a research project on appeals to the Court

Asilo in Europa (lit. Asylum in Europe) is an NGO born in 2013. It is based in Bologna (Italy), but comprises professionals who work in the field of asylum in a number of other European countries.

One of the main aims of Asilo in Europa is to conduct research projects around issues of international protection, with a particular focus on its European dimension and the development of the Common European Asylum System.

On the occasion of the World Refugee Day (June 20th) the organisation is releasing the first results of a study it is conducting in the Court of Bologna on the appeals against refused international protection’s applications.

venerdì 14 giugno 2013

Regolamento Dublino: nel caso di domande di asilo presentate in più di uno Stato da un minore non accompagnato è competente per l'esame lo Stato nel quale il minore si trova dopo avervi presentato una domanda

Oggi ci occupiamo di una sentenza molto importante della Corte di Giustizia dell'UE, emessa dalla IV sezione il 6 giugno scorso nella causa C-648/11 (MA, BT, DA). 
Si tratta di una domanda di pronuncia pregiudiziale, avanzata da un giudice britannico, sull'interpretazione del Regolamento Dublino - e in particolare dell'art. 6 comma 2 - in merito al caso di tre richiedenti asilo minorenni, senza familiari legalmente presenti in uno Stato membro dell'UE, che avevano proposto domanda di asilo in più di uno Stato membro

Con la decisione che analizzeremo nelle righe che seguono, la Corte stabilisce con grande chiarezza quale sia lo Stato responsabile per l'esame della domanda di asilo in questi casi, facendo riferimento sia al testo e all'obiettivo del Regolamento Dublino, sia al principio dell'interesse superiore del minore, sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE, considerato tra l'altro che  i minori non accompagnati costituiscono una categoria di persone particolarmente vulnerabili.

credit: Alberto Campi

venerdì 7 giugno 2013

Corte di Giustizia UE, causa Halaf. L'esercizio della clausola di sovranità nel Regolamento Dublino è libera da condizioni. E il Regolamento non prevede l'obbligo per gli Stati di consultare l'UNHCR


Il 30 maggio 2013 la Corte di Giustizia dell'UE (Quarta sezione) ha emesso la  sentenza nella causa Halaf (C-528/11), avente ad oggetto una domanda di pronuncia pregiudiziale sull'interpretazione dell'art. 3 comma 2 del Regolamento Dublino
Ci eravamo già occupati di questa causa (V. nostro precedente post qui), in quanto l'UNHCR era intervenuto presentando una sua dichiarazione di cui avevamo in parte dato conto. 
Il caso ci era sembrato subito molto interessante in quanto, tra le varie domande sottoposte alla Corte, il giudice del rinvio (bulgaro) aveva chiesto ai giudici di Lussemburgo di chiarire quale fosse il contenuto del diritto di asilo ai sensi dell'articolo 18 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE.

Andiamo dunque a vedere le risposte della Corte. 



Le bellissime foto che accompagnano il post di oggi sono una gentile concessione di Alberto Campi


mercoledì 5 giugno 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - parte 4. Esame della domanda di asilo

Con questo post continuiamo il nostro approfondimento sul sistema di asilo belga entrando nel vivo del processo burocratico dell'esame della domanda, buona lettura!

BELGIO
4. Esame della domanda di asilo

4.1) ORGANO RESPONSABILE DELL’ESAME
La domanda d'asilo viene esaminata dal Commissariato generale per i Rifugiati e gli Apolidi (CGRA). Il CGRA consiste in un Commissario Generale e due vice-commissari, indipendenti nelle decisioni che prendono e negli opinioni che danno.

Il Commissiario generale è nominato dal Re sulla base di una decisione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro responsabile. Il suo mandato è di 5 anni, rinnovabile. Lo stesso vale per i due vice. Dei due vice uno deve essere di lingua olandese e uno di lingua francese.

giovedì 30 maggio 2013

Asilo negli Stati europei. BELGIO - parte 3. Accoglienza dei richiedenti asilo

Ed eccoci alla terza parte della nostra scheda sul Belgio. Oggi ci occuperemo di studiare a fondo il sistema di accoglienza
BELGIO

3. Accoglienza dei richiedenti asilo

3.1) Chi ha diritto all'accoglienza.

Salvo alcune eccezioni che approfondiremo, i richiedenti asilo in Belgio hanno diritto ad un posto in una struttura d'accoglienza per tutta la durata della procedura d'asilo (incluso l'eventuale ricorso). L'accoglienza viene dunque data in forma 'materiale' e non finanziaria.

Il partner o  coniuge del richiedente asilo, nonché  i figli minori a carico hanno diritto all'accoglienza (anche se non hanno chiesto individualmente asilo), a condizione che la famiglia si sia formata nel paese d'origine e i familiari si trovino in Belgio a causa della domanda d'asilo.

Anche i cittadini dell'UE che  richiedono asilo in Belgio hanno diritto all'accoglienza. Nella pratica però, ad eccezione di Rumeni e Bulgari, non vengono ammessi nelle strutture d'asilo. Se vogliono un posto d'accoglienza possono fare ricorso al tribunale del lavoro.

lunedì 27 maggio 2013

Asylum Lottery - Internal EU movements of beneficiaries of protection and asylum seekers who leave Italy


In the last few months Asilo in Europa noticed an increasing need from the Italian social workers to establish a more solid relationship with foreign stakeholders, in order to provide asylum seekers and beneficiaries of protection with more comprehensive services.

Whether dealing with information about travelling (staying, working) in another Member State, or with the relevant European rules related to freedom of movement (Schengen, Dublin, Long-term Residence Directive), or with the concrete job opportunities available in other countries, information sharing with asylum experts abroad is of growing relevance.

Asilo in Europa wants to launch a new initiative regarding the issue of internal EU movements of beneficiaries of protection and asylum seekers who leave Italy for various reasons. We want to involve in this project our readers and other EU partners, to gain a more sound understanding of the issue.

As we have already underlined in other occasions, the fact that the EU is implementing a Common European Asylum System does not mean that the receptions conditions and the protection systems are at the same level in the 27 Member States.

The outcome is that the clear objective of limiting internal EU movements of asylum seekers and beneficiaries of protection, set in the preambles of the Qualification, Reception Conditions and Procedures Directives, becomes too ambitious and unrealistic.