mercoledì 28 marzo 2012

Diritto al ricongiungimento familiare – Le risposte di UNHCR ed ECRE al Libro Verde della Commissione


Il 15 novembre 2011 la Commissione europea aveva lanciato una consultazione pubblica ("Libro Verde") sul diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di Paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio degli Stati membri dell'Unione europea, invitando a partecipare tutti i possibili interessati entro il 1 Marzo 2012.

Sulla base dell'esito di tale consultazione, la Commissione deciderà se intraprendere eventuali passi e in quale direzione. Fra le opzioni possibili, ad esempio: una proposta di modifica della Direttiva 2003/86/CE relativa al diritto al ricongiungimento familiare; l'emanazione di linee-guida per facilitarne un'interpretazione omogenea; preservare lo status quo.


Per quanto riguarda nello specifico il ricongiungimento dei beneficiari di protezione internazionale, la Commissione nel Libro Verde si era concentrata (punto 4) su due aspetti:

lunedì 19 marzo 2012

Il programma comune di reinsediamento UE


Il Consiglio dell'Unione dell'8 marzo, riunito in formazione Giustizia e Affari Interni, ha adottato una decisione importante che, a seguito della definitiva approvazione da parte del Parlamento europeo (prevista entro la fine di marzo), modificherà la Decisione 2007/573/CE (che istituisce il Fondo europeo per i rifugiati per il periodo 2008-2013).

La Decisione adottata, in sostanza:
  1. introduce priorità comuni UE nel reinsediamento per l'anno 2013 e
  2. modifica le regole che riguardano il sostegno finanziario che gli Stati membri ricevono per il reinsediamento dei rifugiati da Paesi terzi.
Ciò allo scopo di creare un programma comune di reinsediamento UE, che aumenti l'impatto – umanitario e strategico – del reinsediamento di rifugiati da Paesi terzi a Stati membri UE.

giovedì 15 marzo 2012

Consiglio dell'Unione europea dell'8 marzo - Le Conclusioni sulla solidarietà


L'8 marzo si è tenuto un Consiglio dell'UE in formazione Giustizia e Affari Interni, in cui sono stati affrontati diversi temi di nostro interesse. In particolare, sono state adottate:
  • Conclusioni sulla solidarietà fra Stati membri in situazioni di particolare pressione sui sistemi di asilo;
  • Conclusioni sulle linee-guida per il rafforzamento della governance politica nella cooperazione Schengen;
  • una Decisione che stabilisce le priorità in materia di reinsediamento dei rifugiati per il 2013 e che modifica la Decisione 2007/573/CE che istituisce il Fondo Europeo per i Rifugiati (FER).
Si è poi discusso:
  • l'implementazione del Piano d'azione greco su asilo e immigrazione;
  • lo stato dei negoziati sulla modifica degli strumenti legislativi facenti parte del Sistema europeo comune di asilo;
  • gli sviluppi in relazione ai flussi migratori irregolari.

Nel comunicato stampa del Consiglio, accessibile da un link in fondo a questo messaggio, si ripercorrono succintamente tutti i temi toccati nel corso della riunione.

Per quanto ci riguarda, ci limitiamo a osservare più da vicino due punti: le conclusioni sulla solidarietà fra Stati membri in situazioni di particolare pressione sui sistemi di asilo e la modifica della Decisione FER.
Lo faremo in due differenti messaggi, questo e il prossimo.

Circa lo stato dei negoziati sulla modifica degli strumenti legislativi facenti parte del Sistema europeo comune di asilo, rimandiamo invece a un nostro precedente post (qui).

sabato 10 marzo 2012

La situazione attuale dei negoziati sul "pacchetto asilo" - Un aggiornamento


Il 2 marzo la Presidenza del Consiglio dell'Unione – in capo alla Danimarca per la prima metà del 2012 – ha inviato ai rappresentanti permanenti degli Stati membri presso il Consiglio una breve nota in cui si fotografa la situazione attuale dei negoziati per l'adozione (come si sa prevista entro quest'anno) dei nuovi strumenti del "pacchetto asilo".

Ancora una volta, ricordiamo preliminarmente che, contrariamente agli strumenti della "prima fase" del Sistema europeo comune di asilo, i nuovi atti devono essere adottati seguendo la procedura legislativa ordinaria, che prevede la votazione a maggioranza qualificata (non più all'unanimità) all'interno del Consiglio e un ruolo di co-legislatore per il Parlamento (mentre in precedenza era richiesta solo la sua consultazione). 

Di seguito ripercorriamo brevemente la situazione dei negoziati all'interno del Consiglio sul "pacchetto asilo", facendo riferimento alla nota della Presidenza.